INTERVISTA A RED FRYK HEY, BALLERINA E ATTIVISTA PER I DIRITTI DELLE PERSONE AUTISTICHE

Red Fryk Hey, per chi non la conoscesse è ballerinə, insegnantə, coreografə e attivista per i diritti delle persone autistiche. Attraverso la sua arte porta un messaggio molto importante: abbattere i pregiudizi. Il suo percorso artistico è da ammirare tanto quanto la divulgazione che fa attraverso i social ed i suoi spettacoli. 

 

Per me fare questa intervista è stato un piacere non solo perché ammiro Red come persona e come artista, ma anche perché sicuramente darà degli spunti molto importanti per chi sta muovendo i primi passi nel mondo della danza. 

Buona lettura e SHOW YOUR ORIGINAL SKILLZ!

 
Da dove trai ispirazione?
Da tutto! Anche la cosa più inanimata, attraverso i suoi colori e la sua forma, mi da ispirazione. Osservo molto cosa e chi mi circonda, tutto ciò scatena in me ispirazioni differenti, che poi cerco di selezionare in base a quello che provo e immagino. 
Poi ci sono cose che mi ispirano quotidianamente, da anni. Una delle mie prime ispirazioni nell' infanzia, che ricorre tutt' ora, furono i film d' animazione Disney: adoravo (e adoro) come tutti quei colori e quei  personaggi fossero sempre a tempo di musica. Per me erano e sono movimenti da trasformare in danza!
Il colore rosso mi ispira sempre: osservarlo, nelle sue varie sfumature, mi fa percepire immagini, odori, suoni e movimenti interpretabili con il corpo.
Ovviamente...la musica!
Mi ispirano altrə danzatorə, di qualsiasi tipo di danza!
Mi ispirano i miei ricordi, i sogni notturni e le loro dimensioni.
E molto altro...! È un continuo sentirmi stimolatə, quotidianamente.
Quante ore ti alleni a settimana e come imposti i tuoi practice?
Mi alleno tutti i giorni, minimo due ore al giorno. Ogni settimana faccio una programmazione dettagliata! Mi filmo ad ogni allenamento per potermi osservare, prendere nota di ciò che va migliorato e anche memorizzare sia i difetti che i pregi a livello visivo. Poi suddivido tutti questi video in cartelle settimanali su PC, e confronto il lavoro svolto con le settimane, i mesi e gli anni precedenti.
I miei allenamenti si dividono in sei parti: riscaldamento, durante il quale mi dedico principalmente a trovare il feeling con la musica, il groove e l' attitudine, una parte dedicata all' elaborazione di concetti, tecniche ed esercizi vari e specifici (in freestyle), lavoro musicale (Ovviamente su musica Hip-Hop, ma un tot. Di giorni a settimana ballo su altro generi musicali per stimolare diversamente il mio orecchio, il mio corpo e la mia mente), una parte dedicata alla preparazione atletica e infine ballo semplicemente per ballare e godermi la musica! 
Ci sono due parti da aggiungere. La prima è durante i giorni successivi ad un workshop in cui ho studiato, un allenamento fatto con altre persone, oppure una mia stessa lezione che mi ha dato stimoli: lavoro ciò che ho assimilato per apprendere meglio ciò che ho imparato.
La seconda parte è legata alla sperimentazione, mi piace tantissimo sperimentare sul mio corpo ed esplorare senza impormi canoni e schemi, sia a livello di danza che a livello musicale.
Comunque, quando finisco di allenarmi, la mia mente continua ad allenarsi!
Quanto ore alleni la tecnica e quanto invece ti lasci andare libera con la musica?
Per me dev' essere tutto equilibrato e preciso. Se lavoro per un' ora sulla tecnica, ad esempio, per un' altra ora ballerò liberə sulla musica! E così via.
Che qualità dovrebbe avere un/una brav* dance per distinguersi?
Determinazione, costanza, originalità, energia, flow, creatività, espressività, presenza scenica, personalità, carisma e umiltà.
Ti sei mai sentita non all’altezza o di non potercela fare?
Assolutamente sì! Sono una persona molto determinata ma...molto insicura. Ogni volta che ho a che fare con il pubblico o altrə colleghə, spesso penso di non essere all' altezza. Penso di non poter raggiungere il risultato che vorrei. Che sia un applauso caloroso, una vittoria, una selezione passata o uno sguardo di apprezzamento. Sono molto bravə a nascondere tutto ciò, ma spesso mi sento così. Poi ballo...e tutto cambia in positivo! È più "il prima" che mi fa sentire insicurə o non altezza.
Hai qualche esercizio per gestire l’ansia da prestazione durante un’esibizione o una battle?
Nonostante abbia fatto battles per più di 12 anni (da dopo il covid non ho ancora ripreso, ma ho intenzione di farlo) non ho ancora capito come gestire l' ansia da contest. Mi devasta sempre prima di iniziare! Ma appena metto il piede in pista, l' ansia vola via.
Invece, prima di una performance sì. Penso a quanto io mi senta a casa in teatro, sul palco o in strada, portando il mio prodotto, il mio lavoro, il mio essere. Mi concentro su quella bellissima sensazione e su quanto potrò lasciare ad un pubblico che non è lì per giudicare se io debba vincere o meno.
Come affronti le critiche della gente?
Subito mi innervosiscono, mi demoralizzano. Poi scatta una scintilla e trasformo il tutto in grinta per dimostrarMI che posso sempre provare a migliorarmi e soprattutto...che non si può piacere a tuttə!
Quali sono le gioie e le ansie che hai riguardanti la danza?
Le gioie più grandi le ho durante i miei spettacoli da solista. Sento di stare bene, di gioire e godere di ogni singolo movimento, anche quello più piccolo.
Un' altra gioia è legata alla vittoria di alcune battles, perchè mi hanno aiutato a superare molti ostacoli e limiti personali che avevo. Non penso però che ə ballerinə si debbano giudicare solo in base alle battles. Lo trovo un pensiero molto limitante.
La gioia legata all' aver fatto tanti lavori di cui vado fierə, che mi hanno lasciato sensazioni indelebili e il fatto che la danza mi permetta di comunicare molto e viaggiare tanto.
Ansie? La più grande è legata ai contest. Se smettessi di farli del tutto, cambierebbe la mia immagine come dancer? Secondo la mia mente non dovrebbe cambiare nulla, ma a volte mi sembra che si valutino ə ballerinə solo in base a questo.
Che insegnamento trai quando vinci una Battle? Che insegnamento trai invece quando perdi una Battle?
Sarò molto sincerə. Quando vinco imparo che in quel momento sono piaciutə molto aə giudicə, che devo tornare in sala e darmi ancora più da fare! 
Quando perdo? Devo tornare in sala e darmi ancora più da fare.
Insomma...devo migliorarmi sempre, a prescindere dalla vittoria o meno. Se vinco non sono lə migliore. Se perdo non sono lə peggiore.
Che cos’è per te il successo?
Per me il successo è raggiungere i propri obiettivi e crearsene sempre di nuovi!
Come ti spieghi il grosso seguito che hai sui social?
Il seguito che ho sui social è sicuramente dovuto all' aver unito la danza al mio attivismo (sono attivistə per I diritti delle persone autistiche) . Da quel momento molte persone che mi seguivano per l' attivismo hanno scoperto la mia danza e se ne sono appasionate, e viceversa. Mi ha anche aiutato molto, durante il lockdown, il format "Nel salotto di Red", una specie di programmazione teatrale fatta in casa. Proponevo i miei spettacoli in diretta dal mio salotto ricreando l' ambientazione di un teatro.
Spero che la gente mi segua anche per la passione che ci metto in quello che faccio, per me è molto importante!
Cosa ne pensi del momento di silenzio subito dopo la fine di una coreografia? 
È un momento molto intenso! Rimango fermə per 5 secondi precisi.
È come se tutte le emozioni che ho donato al pubblico mi tornassero indietro, spesso mi emoziono e piango!
E dopo mi preparo all' inchino, un altro momento che vivo con molta intensità!
Che cosa diresti alla giovane Red Fryk Hey che sta iniziando a ballare?
"Red, non farti abbattere quando ti diranno che da solə non andrai da nessuna parte. Che senza un gruppo non otterrai risultati. Non ascoltare la tua famiglia che non crede nella tua passione. Credi in quel che ti piace, viaggia, osserva, impara, balla, esprimiti e non nascondere ciò che sei. Non smettere mai di imparare. Credi in te."

1 commento


  • Tiziana

    Non abbandonare mai i propri sogni e i propri obbiettivi


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